Sintesi webinar AIPC “Verso un’eziologia della violenza?”

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Il 19 settembre 2024 dalle ore 18:00 alle ore 19:30 l’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia ha organizzato, il webinar sulla piattaforma GoToMeeting dal titolo “Verso un’eziologia della violenza?”.

Il dottor Massimo Lattanzi, psicologo psicoterapeuta e Presidente dell’A.I.P.C. ha aperto il suo intervento ringraziando la dott.ssa Tiziana Calzone, la dott.ssa Carmen Pellino, l’avv. Elia Cursaro, il motore dell’associazione e le dottoresse in Psicologia Sabrina Sabra, Martina Pericoli, Giulia Marra, Silvia Zanellato, Ilaria Cosucci e Sara Pascucci. Poi ha ringraziato tutti i partecipanti, circa sessanta persone molto interessate al tema della violenza, quali avvocati, operatori delle forze dell’ordine, psicologi, psicoterapeuti, medici, studenti universitari e rappresentanti di alcuni C.A.V. e C.U.A.V.

Master AIPC Valutazione e trattamento del Trauma relazionale e delle Relazioni disfunzionali e violente  

Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni comprese le festività natalizie dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

 

Il Dottor Massimo Lattanzi, psicologo psicoterapeuta e Presidente dell’A.I.P.C., ha ringraziato la dott.ssa Tiziana Calzone, la dott.ssa Carmen Pellino, l’avv. Elia Cursaro, il motore dell’associazione, le Dottoresse in Psicologia tirocinanti presso l’Associazione Sabrina Sabra, Martina Pericoli, Giulia Marra, Silvia Zanellato, Ilaria Cosucci e Sara Pascucci e tutti i partecipanti presenti.

Il dottor Lattanzi ha ricordato che nella settimana successiva al webinar saranno inviati gli attestati a coloro che sono stati presenti per almeno l’80% della durata del webinar, il link della sintesi e quelli del MASTER in “Valutazione e trattamento del Trauma relazionale e delle Relazioni disfunzionali e violente”.

 

Dopo aver presentato più nel dettaglio l’Associazione A.I.P.C., un ETS fondato nel 2001 formato da un’equipe multidisciplinare di professionisti volontari che si occupano della violenza in genere.

Il dottor Lattanzi ha subito chiarito che la volontà dell’AIPC è quella di voler condividere l’esperienza sul campo, maturata in oltre 20 anni, e di trasmettere i dati raccolti con il protocollo scientifico integrato A.S.V.S, con il solo scopo di creare una rete che applichi protocolli standardizzati.

I numerosi dati raccolti rilevano una percentuale significativa del trauma relazionale nel profilo delle persone che hanno agito o subito comportamenti gravi etero o auto diretti, pur escludendo una linearità tra trauma e violenza e non qualificandola come giustificazione.

Il profilo tracciato dalla letteratura internazionale di un sopravvissuto al trauma è di una persona con disturbi del sonno, dell’alimentazione, della perdita dell’attenzione e concentrazione, impulsività, iper-vigilanza e iper-controllo, abuso di sostanze, autolesionismo, disregolazione affettiva.

La persona sopravvissuta al trauma relazionale (trauma vissuto nelle relazioni primarie con i caregiver) manifesta di frequente nei colloqui condotti dai professionisti dell’A.I.P.C. impulsività, disregolazione emotiva e dipendenze multiple, nelle relazioni interpersonali iper-vigilanza e iper-controllo.

Il dottor Lattanzi ha sottolineato che per ogni persona è importante poter vivere nelle relazioni primarie un attaccamento sicuro per poter apprendere l’abilità di essere “funzionali” nelle relazioni interpersonali. Infatti, l’incapacità di tollerare gli umori altrui e la paura della perdita rimandano ad attaccamenti irrisolti, che possono produrre vissuti di inadeguatezza. Se il disagio relazionale supera il livello medio, possono subentrare incontrollabilità, impotenza e vulnerabilità, ecco perché è molto importante diventare responsabili dei propri trigger, ovvero dei grilletti che possono scatenare emozioni e convinzioni associate alla “ferita originaria”.

 

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.

https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

 

Il dott. Massimo Lattanzi ha introdotto le possibili dinamiche dei trigger (grilletti) e la probabile linea della trasmissione intergenerazionale delle relazioni disfuzionali.

Questa trasmissione avrebbe origine dalle relazioni primarie traumatiche che provocherebbero la formazione di relazioni secondarie disfunzionali che genererebbero altre relazioni primarie traumatiche, è possibile interrompere tale trasmissione solo seguendo un percorso che preveda una valutazione psicotraumatologica, psicodiagnostica e psicofisiologica.

Le misurazioni neuroscientifiche e le esperienze cliniche hanno ampiamente dimostrato che le persone portatrici di un trauma relazionale complesso siano più a rischio di sviluppare dei disturbi rispetto alle altre persone. Il trauma complesso traccia la traiettoria neuro-bio-psico-relazionale.

Il protocollo scientifico integrato A.S.V.S. interviene efficacemente sulle traiettorie tracciate dal trauma complesso relazionale. Sul sistema nervoso autonomo, sulla disregolazione emotiva, sull’elaborazione delle informazioni automatiche tipo Bottom UP, sui disturbi personali e relazionali. 

Il Dott. Lattanzi introduce l’anamnesi specifica, la valutazione psicodiagnostica e quella psicofisiologica eseguita con il biofeedback cardini del protocollo scientifico integrato A.S.V.S.

Conclusa la cornice teorica, il Dottor Lattanzi chiarisce che il master in presenza intende integrare la preparazione di una classe di professionisti, per fare in modo che questi possano applicare alla prevenzione e al trattamento del trauma relazionale complesso e dei disturbi personali e relazionali il protocollo scientifico nazionale.

Il Dottor Lattanzi procede poi a presentare i formatori del Master:

  • Massimo Lattanzi, psicologo, psicoterapeuta e co-creatore del protocollo A.S.V.S.;
  • Tiziana Calzone, psicologa, psicoterapeuta e co-creatrice del protocollo A.S.V.S;
  • Carmen Pellino, psicologa, psicoterapeuta, psicodiagnosta e terapeuta EMEDR e co-creatrice del protocollo A.S.V.S.;
  • Alessandra Ciolfi, professoressa e psicoterapeuta sensomotoria;
  • Maria Elisa Fortugno, psicologa e psicoterapeuta in approccio strategico breve di Nardone;
  • Maria Chiara Mascia, “Yoga Sensitive Trauma”;
  • Vittorio De Luca, Medico e Psichiatra.

 

Per iscrizioni e informazioni sul Master in “Valutazione e trattamento del Trauma relazionale e delle Relazioni disfunzionali e violente” è possibile consultare il sito http://www.mastertraumarelazionale.it

Il Dottore conclude la prima parte del suo intervento descrivendo la Dissociazione Strutturale, ovvero la divisione in parti della personalità come risposta al trauma. Nello specifico, le parti dissociative si dividono in:

  • -Parte Emozionale EP: questa parte vive nel tempo del trauma; è la parte più impulsiva e iper vigile.
  • -Parte Apparentemente Normale ANP: parte di personalità che si attiva laddove non sono presenti stimoli emotivi tali da attivarne la controparte prima descritta, come può succedere tra vicini. Questa contrapposizione ci aiuta a contestualizzare alcune frasi ricorrenti dopo la commissione di agiti violenti, tipo: “Era tanto una brava persona!”. Omicidi, suicidi e tentati, spesso tra familiari, hanno come protagonisti persone descritte come “una Persona Apparentemente Normale” … Gli strumenti per prevenire e contrastare efficacemente i delitti familiari, esistono!

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Successivamente prende la parola la Dottoressa Sabrina Sabra che illustra ai partecipanti i contenuti del Master:

  1. Il Trauma Relazionale.
  2. Le Relazioni Disfunzionali, ovvero i legami che si strutturano sin dalle relazioni primarie sono caratterizzati da dinamiche disfunzionali e vissuti di profonda sofferenza tali relazioni possono impattare sulla salute mentale, sul benessere emotivo e sulla qualità di vita.
  3. La valutazione psicodiagnostica e psicofisiologica e il protocollo A.V.S.V.
  4. La Disregolazione emotiva e il Biofeedback, uno strumento non invasivo che permette di valutare il livello di attivazione del S.N.A. e concorre alla sua autoregolazione (vengono misurati 5 parametri i quali frequenza cardiaca, respiro, tensione muscolare, attivazione e temperatura, che permettono la creazione di un profilo psicofisiologico del paziente in condizioni di stress e rilassamento).
  5. Il Trauma nell’approccio strategico breve di Nardone, modello d’intervento innovativo che ha la capacità di produrre cambiamenti in tempi brevi anche nel caso di disturbi molto radicati e che persistono da anni. In particolare si occupa del modo in cui l’uomo percepisce e gestisce la propria realtà attraverso la comunicazione con sé stesso, gli altri e il mondo, trasformandola da disfunzionale in funzionale;
  6. L’EMDR, ovvero un approccio psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti. Nello specifico si focalizza sulla rievocazione di uno o più eventi che hanno lasciato un trauma nella persona, nell’ambiente sicuro e controllato della seduta, per permettere di rielaborare i ricordi legati al trauma.
  7. Il Trauma Sensitive Yoga, stile gentile di yoga che promuove l’equilibrio nella mente e nel corpo attraverso l’uso del respiro, la meditazione e, di particolare importanza in questo ambito, la postura fisica.
  8. La Psicoterapia Sensomotoria, approccio terapeutico centrato sul corpo che si pone l’obiettivo di identificare e trattare i sintomi emotivi, mentali e fisici sperimentati dalle persone come risultato di un trauma irrisolto. Queste sensazioni possono essere ad esempio tic, tremori, difficoltà respiratorie, anestesia corporea, inibizioni motorie o problemi di postura.
  1. La terapia farmacologica nell’approccio integrato al disagio psichico

Per iscrizioni e informazioni sul Master in “Valutazione e trattamento del Trauma relazionale e delle Relazioni disfunzionali e violente” è possibile consultare il sito http://www.mastertraumarelazionale.it

A seguire è intervenuta la dott.ssa Carmen Pellino, psicologa psicoterapeuta e psicodiagnosta, che ha inizialmente definito il campione raccolto con il protocollo A.S.V.S. dal 2012 come ampio e forse unico sul panorama italiano e internazionale per la tipologia dei soggetti valutati sia a livello psicodiagnostico che psicofisiologico. La dott.ssa Pellino ha introdotto la batteria psicodiagnostica specifica applicata nel protocollo scientifico integrato A.S.V.S. e ha dimostrato la dinamicità del protocollo, il continuo aggiornamento e le numerose integrazioni.

La sua evoluzione ha permesso di raggiungere un livello di eccellenza nella prevenzione e trattamento delle persone che instaurano o potrebbero instaurare relazioni disfunzionali. Nella componente psicodiagnostica del protocollo A.S.V.S. sono utilizzati tre test di personalità per superare il rischio che ricorre nella pratica clinica, il primo test è volontariamente boicottato dal soggetto che alza le difese rendendolo non valido.

La dott.ssa Pellino aggiunge che il protocollo ha tracciato i profili di personalità ricorrenti dei presunti autori e delle presunte vittime di relazioni disfunzionali e violente. Le dott.ssa Pellino ribadisce che i soggetti valutati con il protocollo A.S.V.S. sono singoli, famiglie e coppie. Molto interessanti sono i dati raccolti sui figli, che hanno permesso di rilevare la loro percezione della coppia genitoriale e, dunque, di incrociare i dati con quelli dei genitori. È stato oggetto di una pubblicazione internazionale il legame tra un profilo genitoriale di tipo narcisistico di un caregiver e quello dipendente di un figlio.

Queste valutazioni completano quelle emerse dalla pratica clinica e dalla valutazione psicofisiologica e permettono di comprovare la trasmissione generazionale delle relazioni traumatiche, disfunzionali e violente. La dott.ssa Pellino ha illustrato i risultati fisiologici emersi dal biofeedback sia del campione sperimentale che di controllo, i risultati stanno permettendo di tracciare i profili clinici, diagnostici e psicofisiologici dei sopravvissuti al trauma relazionale e alle relazioni disfunzionali e violente. La dottoressa ha approfondito ulteriormente le dinamiche traumatiche, rivelando l’importanza dei profili tracciati in modalità integrata per una conduzione più efficace ed efficiente della terapia. A tal proposito, la dott.ssa Pellino si occuperà nel Master anche di EMDR. Un approccio psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti

Riprende la parola il dott. Lattanzi e descrive in maniera più dettagliata il MASTER in “Valutazione e trattamento del Trauma relazionale e delle Relazioni disfunzionali e violente”.

Il MASTER prevede 100 ore complessive in presenza e 50 ECM. La modalità di conduzione sarà teorico/esperienziale/laboratoriale. I posti sono limitati a 12 iscritti, il contributo spese comprende: formazione, ECM, tutor, materiale didattico, sintesi, un breve training personale, supervisioni, partecipazione ad eventi, verifica finale e rilascio dell’attestato. Per conseguire l’attestato di esperto nel trattamento del trauma relazionale è obbligatorio frequentare almeno l’80% delle attività e produrre e discutere l’elaborato finale, altrimenti sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.

Il MASTER in “Valutazione e trattamento del Trauma relazionale e delle Relazioni disfunzionali e violente” si svolgerà in presenza presso la sede dell’AIPC. Roma, Via Giorgio Baglivi 6 – 00161. La sede è ben collegata a 200 m si trova la Stazione Metro B Policlinico. A due fermate di metro si trovano la Stazione Ferroviaria Termini e Tiburtina. In prossimità della sede si trovano numerose strutture ricettive per le eventuali sistemazioni.

 

CONTRIBUTO SPESE e AGEVOLAZIONI

La data di scadenza delle iscrizioni è l’11 ottobre 2024. Il contributo spese complessivo con 50 ECM è di euro 1200,00, il contributo spese complessivo senza ECM è di euro 1100,00

Per chi si iscriverà entro il 30 settembre 2024 

Il contributo spese complessivo con 50 ECM (professioni sanitarie) è di euro 1100,00, il contributo spese complessivo senza ECM è di euro 1000,00.

Regolamento

È possibile iscriversi compilando ed inviando il modulo d’iscrizione, il cv e l’autocertificazione per i titoli di studio conseguiti specificando l’istituzione, la data e la votazione conseguita. dopo aver ricevuto la conferma dalla segreteria sarà possibile versare il contributo spese nella sezione carrello.

CONVENZIONI e BORSE DI STUDIO

Il master è particolarmente indicato: alle psicologhe, psicoterapeute e psichiatre dei CAV.; agli psicologi, psicoterapeuti e psichiatri dei CUAV; alle psicologhe, psicoterapeute e psichiatre e agli psicologi, psicoterapeuti e psichiatri della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Polizia Locale e della Polizia Penitenziaria.

A queste categorie sono riservati quattro posti con quattro borse di studio che ridurranno il contributo spese complessivo con 50 ECM a euro 1000,00.

Regolamento

È possibile iscriversi ai posti riservati compilando ed inviando il modulo d’iscrizione, l’attestato di servizio rilasciato dall’istituzione, il cv e l’auto certificazione per i titoli di studio conseguiti specificando l’istituzione, la data e la votazione conseguita. dopo aver ricevuto la conferma dalla segreteria sarà possibile versare il contributo spese nella sezione carrello.

 

Per iscrizioni e informazioni sul Master in “Valutazione e trattamento del Trauma relazionale e delle Relazioni disfunzionali e violente” è possibile consultare il sito http://www.mastertraumarelazionale.it

Prima di salutare e ringraziare tutti i partecipanti, il dottor Lattanzi ha ribadito l’importanza di disporre di competenze integrate e scientifiche oltre che cliniche nella prevenzione e trattamento del trauma relazionale, delle traiettorie neuro-bio-psico-relazionale e dei disturbi personali e relazioni che determina nei sopravvissuti. Il MASTER in “Valutazione e trattamento del Trauma relazionale e delle Relazioni disfunzionali e violente” intende trasmettere competenze scientifiche e procedure integrate efficaci ed efficienti alla prevenzione e trattamento del trauma relazionale e delle relazioni disfunzionali e violente.

 

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