Durante l’adolescenza, i ragazzi e le ragazze sono continuamente esposti a messaggi diffusi dai media, coetanei e dalla cultura popolare, che associano l’attrazione alla violenza.
Questi messaggi promuovono l’idea che i ragazzi con atteggiamenti violenti e degradanti siano più attraenti di quelli rispettosi, influenzando le ragazze a cercare relazioni tossiche e a considerare normali comportamenti abusivi.
L’associazione tra attrazione e violenza, si può verificare in contesti e modi diversi ed è nota come “discorso dominante coercitivo”. L’esposizione a lungo termine a questo processo, spinge le ragazze a conformarsi a tali stereotipi per paura di essere considerate “noiose” o di perdere amici.
In uno studio recente sono stati analizzati i modi in cui questo discorso si manifesta all’interno di un gruppo di coetanei, portando un gruppo di ragazze a “subire” le conseguenze di rapporti sprezzanti. Sono stati intervistati 59 ragazzi e 71 ragazze di 3 diverse scuole secondarie, tutti di età compresa tra 15 e 16 anni. I risultati mostrano che i partecipanti hanno percepito e sperimentato diversi tipi di coercizione ad avere relazioni violente nelle loro interazioni con il gruppo dei pari.
Il gruppo dei pari è uno dei contesti più importanti per la socializzazione e l’apprendimento degli adolescenti. Sin dalla nascita l’individuo avverte una serie di impulsi fondamentali uno di questi è dettato dal bisogno di appartenenza, contesto del bisogno d’amore, ciò che ha maggiormente valore è il vissuto di sicurezza e protezione (AA.VV., 2021).
La pressione dei coetanei può indurre alcune ragazze a coinvolgersi con ragazzi violenti, anche se non lo desiderano o credendo di desiderarlo. Dall’altra parte i ragazzi sono spinti a seguire modelli di mascolinità violenta se vogliono essere attraenti. Questo porta a una normalizzazione della violenza, che viene erroneamente scambiata per amore, aumentando il rischio di relazioni abusive e di violenza di genere.
I comportamenti violenti possono spaziare dal vantarsi di aver avuto una relazione con qualcuno e poi sminuirla, al mostrare disprezzo per una ragazza una volta che si sono messi insieme, al parlarle dall’alto in basso e trattarla male sia di fronte ad altri che quando sono da soli.
Le relazioni sdegnose sono uno di quei fattori che aumentano tale rischio, poiché socializzano le ragazze per normalizzarle e attrarle alla violenza. Inoltre, quando queste relazioni sono condivise tra molte persone o pubblicate online, sono legate a quella ragazza per sempre, con conseguenze potenzialmente gravi per la sua salute.
La ricerca evidenzia anche come il gruppo di pari può fare pressione, ma può anche aiutare a prevenire. È di fondamentale importanza la presenza di amicizie di qualità per contrastare questa pressione, prevenendo la violenza di genere e promuovendo relazioni sane.
BIBLIOGRAFIA
AA.VV., Attaccamento romantico e coppie violente, AIPC Editore Roma, (2021).
Puigvert, L., Racionero-Plaza, S., Lopez de Aguileta, G. et al. Collegamenti sprezzanti: un potente determinante sociale della salute. J Urban Health 100 , 870–877 (2023). https://doi.org/10.1007/s11524-023-00765-4